Home » Archeologia Calabria » La Grotta della Monaca: un viaggio nella Calabria più segreta
A cura di Giovanni Florio
Situata nel cuore dell’incantevole alta valle del fiume Esaro, la Grotta della Monaca rappresenta uno dei luoghi più affascinanti e suggestivi della Calabria turistica. Questo straordinario sito naturalistico, incastonato nel comune di Sant’Agata di Esaro, nella Calabria nord-occidentale, è un vero scrigno di storia, natura e archeologia.
A 600 metri di altitudine, questa maestosa cavità naturale racconta un passato che si perde nel tempo, risalendo al Paleolitico superiore. Utilizzata come luogo di culto, miniera preistorica e necropoli, la grotta è una testimonianza unica del legame tra uomo e ambiente, immersa in un paesaggio mozzafiato dominato dal Passo dello Scalone, porta d’accesso alle bellezze della costa tirrenica calabrese.
Il nome evocativo della grotta deriva da una singolare concrezione di calcite, che con le sue forme antropomorfe richiama l’immagine di una monaca in preghiera. Questo dettaglio, nascosto all’interno della cavità, aggiunge un’aura leggendaria al luogo, rendendolo una meta affascinante per chi cerca esperienze uniche in Calabria.
Con un’estensione di oltre 500 metri, la Grotta della Monaca si rivela come una delle cavità più grandi e spettacolari della Calabria meridionale. Il suo percorso sotterraneo è suddiviso in tre sezioni principali, ciascuna caratterizzata da peculiarità uniche:
Questo itinerario rappresenta una vera immersione nella natura selvaggia della Calabria, tra geologia, fauna e mistero, ideale per appassionati di escursionismo e turisti alla ricerca di luoghi autentici.
La Grotta della Monaca è un tesoro per gli appassionati di geologia. Le sue pareti brillano di minerali come l’ematite, la goethite, la malachite e l’azzurrite, che regalano spettacolari giochi di colore. Le tonalità che vanno dal verde intenso al rosso vivo creano un panorama straordinario, perfetto per chi ama la fotografia e l’esplorazione scientifica.
Questa ricchezza mineraria non è solo una bellezza naturale, ma anche un’antica risorsa. Durante il Neolitico e l’Eneolitico, la grotta fu sfruttata come miniera per l’estrazione di ferro e rame, diventando uno dei siti minerari preistorici più significativi d’Europa. Gli scavi archeologici hanno portato alla luce strumenti, tracce di muretti a secco e incisioni che testimoniano l’antica attività estrattiva.
Tra le tante sorprese che custodisce, la Grotta della Monaca è anche un’antica necropoli risalente all’Età del Bronzo. Nelle sue profondità sono state rinvenute tombe ricavate tra gradoni e nicchie naturali, accompagnate da corredi funerari composti da vasi in terracotta, conchiglie e oggetti rituali. Questi reperti raccontano antichi rituali funebri, aggiungendo ulteriore fascino a questo luogo già ricco di storia.
La Grotta della Monaca si trova a pochi chilometri da Sant’Agata di Esaro, un borgo suggestivo immerso tra le montagne del Parco Nazionale del Pollino. Il borgo, dominato dalle imponenti cime del Monte Faghitello e della Montea, offre panorami mozzafiato e la possibilità di esplorare il territorio circostante.
Tra le attrazioni imperdibili vi è la Tavola dei Briganti, un monolito calcareo unico, a forma di piramide rovesciata, proprio ai piedi della Montea, regina delle montagne calabresi.
La Grotta della Monaca rappresenta una delle tante gemme nascoste che rendono la Calabria una destinazione turistica unica. Ideale per famiglie, escursionisti, appassionati di archeologia e amanti della natura, questo luogo incarna la bellezza senza tempo di una regione ancora da scoprire.