Il Parco Archeologico di Capo Colonna: Il Tempio di Hera Lacinia

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A cura di Giovanni Florio

I tesori dell’area protetta di Isola Capo Rizzuto

L’Area Marina Protetta di Isola Capo Rizzuto, gioiello amato da Pasolini, fu istituita nel 1991 e gestita dalla provincia di Crotone, ed è la più grande d’Italia, estendendosi su quasi 15.000 ettari. Questo straordinario territorio della costa calabrese, che si affaccia su otto promontori, è un luogo di grande valore ecologico e culturale. Tra questi promontori, spicca il Parco Archeologico di Capo Colonna, noto per la presenza dell’unica colonna superstite del Tempio di Hera Lacinia, uno dei monumenti più significativi della Magna Grecia in Calabria. All’estremo opposto del parco, si trova Punta Le Castella, con il suo suggestivo castello aragonese, un altro simbolo della ricca storia della Calabria.

Siamo nella suggestiva Costa dei Saraceni e l’Area Marina Protetta di Capo Rizzuto si estende per circa 100 metri dalla costa e si divide in due aree principali: la zona di riserva integrale e la zona di riserva generale. La prima, che copre circa 6 km di costa tra Capo Colonna e Capo Cimiti, è protetta da rigide normative che vietano l’accesso, la navigazione e la balneazione, permettendo solo visite guidate e regolamentate. La seconda zona, più ampia, si estende lungo quasi 30 km di costa, da Crotone a Le Castella, dove le limitazioni sono più moderate e consentono attività come la pesca da fermo o da traino. La combinazione di natura incontaminata e patrimonio storico rende quest’area un luogo unico, dove il mare della Calabria e la cultura calabrese si fondono in un’armonia perfetta.

Le Castella, castello aragonese

Il Tempio di Hera Lacinia

Il Parco Archeologico di Capo Colonna ospita una delle testimonianze più importanti della Magna Grecia in Calabria: il Tempio di Hera Lacinia, un maestoso edificio religioso che ha affascinato storici e archeologi per secoli. Fondato nel VII secolo a.C. dai coloni di Kroton, il santuario era dedicato alla dea Hera, protettrice delle donne, del matrimonio e della fertilità. Il sito si trova su un promontorio sacro, che oggi è conosciuto come Capo Colonna, una delle aree più suggestive e ricche di storia della Calabria turistica.

Il Tempio di Hera Lacinia, costruito in stile dorico nel V secolo a.C., rappresentava uno dei più importanti luoghi di culto del mondo greco. Circondato da una grande cortina muraria, il tempio si ergeva con 6 colonne sulla facciata e 19 sui lati lunghi, simboleggiando la grandezza e la potenza di una città come Kroton. Sebbene oggi rimanga in piedi solo una colonna, continua a testimoniare l’imponenza dell’edificio e il prestigio che il santuario aveva nel suo periodo di massimo splendore.

Tempio di Hera, Isola Capo Rizzuto

I reperti storici del Parco

Il Parco Archeologico di Capo Colonna è un vero scrigno di reperti e testimonianze storiche. Tra i ritrovamenti più significativi c’è la laminetta bronzea con iscrizione dedicata a Hera Lacinia, risalente al IV secolo a.C., che rappresenta una delle testimonianze più importanti della devozione religiosa degli antichi greci. Inoltre, il Tesoro di Hera, esposto al Museo Archeologico di Crotone, include una vasta collezione di monete, gioielli e altri oggetti preziosi, che raccontano la ricchezza e la sacralità del santuario.

Il parco ospita anche resti di altri edifici sacri, tra cui il katagogion, un albergo per i pellegrini, e l’hestiatorion, un edificio per i banchetti religiosi. Entrambi risalgono alla seconda metà del IV secolo a.C. e sono stati rinvenuti lungo la Via Sacra, che attraversava il santuario. Queste strutture, insieme alla colonna superstite, creano un’atmosfera unica, dove la storia della Magna Grecia in Calabria e la natura si intrecciano in modo indissolubile.

Tesoro di Hera, Museo Archeologico Nazionale di Crotone

La colonna superstite e la ricostruzione del Tempio di Hera

L’unica colonna rimasta del Tempio di Hera Lacinia è oggi il simbolo di una grandezza che ha attraversato i secoli. Alta 8,5 metri, questa colonna si erge sopra un massiccio basamento composto da dieci livelli di blocchi di arenaria. La sua solitudine è un potente richiamo al passato del tempio, che un tempo ospitava una statua d’oro e avorio della dea Hera, opera dello scultore Fidia, lo stesso che realizzò la celebre statua di Zeus a Olimpia.

Per chi desidera un’esperienza più immersiva, è possibile visitare il sito web del Parco Archeologico di Capo Colonna, dove è stata realizzata una ricostruzione in 3D del tempio e del suo contesto ambientale. Questa ricostruzione, frutto della collaborazione tra l’Università della Calabria e il Centro Interdipartimentale di Servizi Informatici e Telematici dell’Università di Bari, offre una visione dettagliata di come doveva apparire il tempio durante i suoi giorni di massimo splendore.

Il tempio si trova nel contesto storico di Kroton, uno dei centri più floridi della Magna Grecia in Calabria, il filosofo Pitagora vi visse e insegnò, portando la sua filosofia e la sua scuola nel cuore dell’antica città. Pitagora e i suoi discepoli hanno lasciato un’impronta indelebile sulla cultura della Calabria, influenzando le conoscenze matematiche, filosofiche e spirituali dell’epoca. Il legame di Pitagora con la città di Kroton aggiunge un ulteriore strato di significato a questo straordinario sito archeologico.

AREA ARCHEOLOGICA DI CAPO COLONNA | I Luoghi del Cuore - FAI
Isola Capo Rizzuto, Punta Faro

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