Pasqua in Calabria: tra tradizioni e i riti antichi

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Hai mai pensato di trascorrere la Santa Pasqua in Calabria? Viaggiare nel periodo pasquale nella punta dello stivale è il modo periodo migliore per vivere il territorio in bassa stagione e immergersi nelle tradizioni più intime e folkloristiche della spiritualità calabrese. Da secoli, questa terra è stata custode di riti antichi che mescolano la spiritualità della festa con la ricchezza della sua cultura e la generosità della sua cucina.
La Settimana Santa in Calabria mescola le antiche tradizioni religiose con i profumi e i colori della primavera. Dalle città ai più piccoli borghi le comunità locali si tramandano forti tradizioni e antichi rituali che celebrano la connessione tra la cultura e la natura, e che richiamano anche usi e costumi tipici delle minoranze etniche in Calabria.

Pasqua arbëreshë

La Pasqua tra le comunità arbëreshë è un’esperienza unica per poter conoscere questa cultura. Gli arbëreshë sono discendenti degli albanesi che si stabilirono in Italia meridionale nel XV secolo, conservando gran parte delle loro tradizioni, tra cui quelle legate alla Pasqua. Il rito religioso seguito dagli albanesi è greco-bizantino e tra i borghi consigliati spiccano Lungro, Civita, Vaccarizzo Albanese, San Giorgio Albanese e San Cosmo Albanese. La Pasqua arbëreshë è un’occasione di festa e di condivisione, con musica e danze tradizionali che termina con le tradizionali le vallje, ovvero i balli e canti tradizionali di vittoria e liberazione nei quali i danzatori indossano abiti tradizionali dai colori accesi e impreziositi da ori e gioielli;

 

Il rito dei Vattienti

Il rito dei “vattienti” è una delle tradizioni più affascinanti ma allo stesso tempo più cruente della Calabria, che si svolge in diversi paesi soprattutto a Nocera Terinese (CZ) e Verbicaro (CS). Questo antico rito combina elementi di religione, folklore e penitenza ed è una delle espressioni più caratteristiche della cultura popolare calabrese. l termine “vattienti” deriva dal verbo calabrese “vattire”, che significa “battere”. Durante la cerimonia, i vattienti lasciano le loro gambe scoperte per la flagellazione che si svolge con due strumenti rituali: il cardo e la rosa. Il primo è un pezzo di sughero nel quale sono infilati 13 pezzi di vetro che rappresentano i 12 apostoli e Cristo; il secondo è un sughero liscio col quale si batte più volte la pelle per predisporla al sanguinamento.

 

La Processione di Badolato

Tra i riti della Settimana Santa in Calabria da non perdere rientrano le tradizioni badolatesi del Sabato Santo e della Domenica di Pasqua.
Badolato sorge nell’alto Ionio catanzarese, a pochi chilometri da Soverato e da Stilo inserito nella lista dei Borghi più belli d’Italia di Calabria. Nel Sabato Santo a Badolato si svolge la processione che consiste nella rievocazione della Passione di Cristo con centinaia di figuranti. Il corteo della Via Crucis rappresenta uno dei momenti più intensi e coinvolgenti della Settimana Santa in Calabria. La partenza dal centro del borgo, situato in collina, prosegue attraverso vicoli tortuosi, piazzette panoramiche e luoghi sacri come la Chiesa dell’Immacolata e il Convento degli Angeli. I riti di Pasqua a Badolato si concludono la domenica mattina con la tradizionale Cumprùnta.

 

La Naca di Catanzaro

Il Venerdì Santo a Catanzaro si celebra la Naca (parola dialettale che significa “la culla”, dal greco (nachè), una festa religiosa che risale al 1600. Nella culla è steso il Corpo di Cristo affiancato da angeli di cartapesta che portano il calice, i chiodi e il martello, simboli della Passione, sovrastati da una grande croce luminosa. La Naca è seguita dalla statua della Madonna Addolorata, con il cuore trafitto da 7 spade, che simboleggiano i 7 dolori di Maria. La Naca di Catanzaro è uno degli eventi pasquali più caratteristici della Calabria con il coinvolgimento di centinaia di figuranti in abiti d’epoca, quali soldati romani, flagellanti e giudei, che sfilano tra le vie del centro storico di Catanzaro, e donano al corteo una grande e realistica ricostruzione dei momenti cruciali della Passione di Cristo.

L’Affruntata

L’Affruntata o Affrontata (‘incontro’) è un rito religioso praticato nel cattolicesimo in diverse zone dell’Italia Meridionale. Questa tradizione viene riconosciuta anche con il nome di “Cunfrunta”, “Cumprunta”, “Ncrinata” e “Svelata” a seconda del paese. In Calabria è perlopiù diffusa nelle provincie di Reggio Calabria, Vibo Valentia e nella provincia di Catanzaro. La manifestazione ha origini pagane ed è di carattere popolare e simboleggia l’incontro dopo la resurrezione di Cristo tra le statue raffiguranti Maria Addolorata, San Giovanni che corrono verso Gesù. Non in tutti i paesi calabresi  si svolge lo stesso giorno; ad esempio, l’Affruntata di Pizzo Calabro si svolge il Venerdì Santo, mentre l’Affruntata di Stefanaconi, la Cumprunta di Girifalco o la Svelata di Caulonia si effettuano la Domenica di Pasqua.

Buone Vacanze


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